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La "Notte della Tosca" a Roma fino al 6 novembre con sconti per Spazi & Segnalazioni!


Scrivono di noi:
Pesantezza o leggerezza dell’essere? È l’interrogativo che ci accompagna in una realtà sociale sempre sfilacciata nei diritti, a cominciare da quello del lavoro da cui dipende l’esistenza concreta. Ma la pesantezza può trasformarsi in leggerezza, quando trovi una via d’uscita. Quando sfidi con coraggio l’effettività che sembra ingoiarti e polverizzare il tuo essere risucchiato nel tunnel di una lettera di licenziamento “per riordini aziendali”, “per esigenze aziendali”. Una lettera per cui tu non hai nessuna colpa, ma che ti fa sentire quanto sei piccolo ingranaggio del sistema mercatista, dove la precarizzazione del lavoro è precarizzazione della vita. È questo il contesto sociopolitico su cui fa riflettere questa commedia dove la leggerezza del sorriso sulla vita non manca, intrecciata alla pesantezza della rabbia per l’ingiustizia subita.  Non sono eroi i personaggi della commedia: le tre infermiere che si vedono improvvisamente licenziate senza avere nessuna colpa e che scoprono la volontà del riscatto. Una forza nuova grazie ad un loro paziente molto speciale, che le aiuta a trasformare la loro vicenda personale in denuncia pubblica. L’ex ferroviere sindacalista (Oscar), amante di Puccini che ha un’idea geniale sulle orme della Tosca: occupare la terrazza di Castel Sant’Angelo per mettere in scena la loro notte di lotta che si snoda tra le note maestose della lirica e le rivendicazioni sindacali per ottenere giustizia... Una resurrezione per Tosca ... e forse anche – ma non vi anticipiamo il finale - per le protagoniste!                             
Maria Mantello

Retro del flyer con ulteriori informazioni: QUI. 

La notte della Tosca in scena al Teatro Roma fino al 24 aprile.


Una commedia esilarante, la storia di tre infermiere di una casa di cura per lungodegenti che da un giorno all'altro ricevono una lettera di licenziamento. Anna ha il marito in cassa integrazione, Linda è al terzo mese di gravidanza e Ivana vive sola con due figli da mantenere. Annientate dalla notizia cadono nella disperazione e nella rabbia. E qui entra in scena Oscar (degente nella casa di cura) ex sindacalista delle Ferrovie dello Stato, amante di Puccini, che suggerisce alle tre donne come compiere un gesto eclatante che attiri su di loro l'attenzione dei media. Ed è così che la passione di Oscar e la soliderietà delle donne trascinano tutti sulla terrazza di Castel Sant'Angelo...



(PER GRUPPI DI ALMENO 10 PERSONE)

Mar-mer-giov- h.21:00 e sab h. 17:00  € 13,00
Ven-sab. h.21:00  € 16,00
Domenica h. 17:30  € 19,00

PER SINGOLE PRENOTAZIONI CONTATTARE PERSONALMENTE ANNACHIARA MANTOVANI O CHIAMARE IN TEATRO 06-7850626

Al teatro Roma, fino al 5 febbraio, la Settimana della Cultura


LA SETTIMANA DELLA CULTURA al TEATRO ROMA ( Via Umbertide 3, Roma www.ilteatroroma.it ), con spettacoli sia in matinée (ore 10,00) che in serale (ore 19,00).

Verranno rappresentati quattro classici:

- martedì 2 febbraio 2016 
- Adelphoe (I fratelli) di Terenzio
- mercoledì 3 febbraio 2016 - Fedra di Seneca
- giovedì 4 febbraio 2016
 - Pluto
 di Aristofane
- venerdì 5 febbraio 2016 - La donna di Samo di Menandro


Il prezzo del biglietto in matinée è € 7,00 per studenti e pubblico normale (insegnanti cortesia € 3,00)
Il prezzo per le serali delle 19:00 è € 10,00 studenti e pubblico normale (insegnanti cortesia € 3,00).
Per info e prenotazioni ci può contattare al n° 067850626 dal lunedì al sabato dalle ore 10:00 alle ore 15:00 oppure sui cellulari che trova nelle informazioni di cui al link di seguito. 

Ulteriori informazioni QUI.

Il 23 gennaio (e di nuovo il 10 marzo) a Roma: Semmelweis e Feuerbach



23 gennaio 2016 

ore 10.00
 
per approfondire: QUI

ingresso: 7 Euro
TEATRO ITALIA
 (Via Bari 18 - Roma)

La Donna di Samo in matinée al Teatro Italia di Roma il 16 dicembre.


Mercoledì 16 dicembre
h 10.30 

TEATRO ITALIA
Via Bari 18
06 44239286


Ulteriori informazioni sullo spettacolo QUI.

Guarda l'intera stagione del teatro scuola - matinée al Teatro Italia, QUI

TEATRO ITALIA SCUOLE
INFO E PRENOTAZIONI
Annachiara Mantovani 380.58.44.086
Alessia Comin 348.78.90.213  
lunedì - sabato dalle 10.00 alle 20.00
Email teatroitaliascuole[at]libero[dot]it 

Il 4 agosto, Adelphoe di Terenzio al Teatro romano di Ostia Antica


4 agosto 2015

PIETRO LONGHI - FELICE DELLA CORTE
 
ADELPHOE
 (I FRATELLI)
di TERENZIO

regia di Silvio Giordani

PER I LETTORI DI SPAZI & SEGNALAZIONI 
ECCEZIONALE PROMO:
RIDUZIONE DEL PREZZO DA 23 a 15 € 

La carriera drammaturgica di Terenzio, non fu certo facile come quella di Plauto, forse perché nella sua opera non troviamo l’esuberanza, le acrobazie verbali, i giochi di parole del sarsinate. Terenzio, infatti, usa uno stile ed un linguaggio sobrio, naturale, all'insegna della compostezza e della semplicità evitando espressioni popolari e volgari in omaggio forse all’esigenza di equilibrio e di raffinatezza che egli mutuava dal sofisticato circolo scipionico di cui faceva parte. .  Nel Teatro “naturalistico” di Terenzio troviamo una suspance nuova. Lo spettatore è coinvolto emotivamente nelle vicende, prova le stesse emozioni dei personaggi e l’autore non consente procedimenti “metateatrali” cioè non vuole che venga mai     interrotta l’illusione scenica e al contrario di Plauto che tendeva solo a divertire, cerca di trasmettere un messaggio morale. Nasce, insomma un’attenzione sociale che allora era una vera e propria rivoluzione culturale con dentro un messaggio di HUMANITAS.  “…homo sum, humani nihil a me alienum puto…”  (sono un uomo e niente di ciò che è umano considero a me estraneo…) Aprirsi agli altri, rinunciare all’egoismo, comprendere i propri limiti ed essere indulgente nei confronti degli errori degli altri: in una parola essere tolleranti e solidali.



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Il 29 luglio, La donna di Samo di Menandro al Teatro romano di Ostia Antica


29 luglio 2015
PIETRO LONGHI - PAOLO PERINELLI
 

L
A DONNA DI SAMO 
di MENANDRO

regia di Silvio Giordani

 
PER I LETTORI DI SPAZI & SEGNALAZIONI ECCEZIONALE PROMO: 
RIDUZIONE DEL PREZZO DA 23 a 15 €
 

Menandro, l'autore più rappresentato della "commedia nuova", considerato dagli antichi greci secondo solo ad Omero, fu per molto tempo poco più di un nome. Alcuni fortunati ritrovamenti di papiri hanno permesso alle sue commedie di riemergere dalle nebbie del tempo. La donna di Samo del titolo è Criside, già etèra e poi compagna di un benestante Demea, mercante di Atene. Attorno alla figura della donna ruotano le vicende di due famiglie in un intreccio di amori, equivoci e inganni che si scioglie nell'immancabile lieto fine. L'opera può essere definita una vera commedia degli equivoci e, nonostante tutti si comportino in assoluta buona fede e manchi la figura del malvagio, la situazione rischia sempre di precipitare. La figura femminile di Criside spicca per la sua sensibilità e modernità. La donna accetta accuse ingiuste e anche di essere cacciata di casa senza ribellarsi, solo per solidarietà femminile. Anche, Demea, il protagonista maschile ha una sua originalità. E' la trasformazione menandrea di un classico personaggio comico del passato: l'uomo maturo innamorato di una giovane, che da comico, nella scrittura elegante di Menandro, si trasforma in controverso personaggio dai mille risvolti psicologici che lotta con se stesso ma non può impedirsi di essere roso dalla gelosia.


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IL TEATRO ROMANO DI OSTIA ANTICA: Medea, il 9 luglio, con Barbara De Rossi


9 luglio 2015

BARBARA DE ROSSI

MEDEA di J. ANOUILH

regia 
di 
Francesco Branchetti


La “Medea”  di Jean Anouilh si apre  con Medea e la  nutriceprofughe  nei pressi  di Corinto dove la maga era giunta con il suo amato Giasone, dopo avere viaggiato insieme per dieci anni colmi di passione, eccessi e assassinii. Qui le due donne sentono grida e suoni di festa che arrivano da lontano e Medea scopre che stanno festeggiando   Giasone, che l’indomani sposerà Creusa la figlia di Creonte, il re di Corinto. Questa è la molla che scatena in Medea  un incontenibile odio e desiderio di vendetta verso l’uomo che  le  è stato complice fino ad allora  in tutto, nel  bene e nel male e compagno, in una passione che  in lei non conosce limiti. Medea folle  di odio e di amore, sola, rifiutata dalla società, dapprima è disperata e combattuta sul da farsi ma quando incontra Giasone  che accusa solo lei  di tutto l’orrore che hanno commesso insieme,ricordando  al contempo, con pietà e nostalgia, il sentimento passato, a questo punto,  inferocita dalle parole dell’amato,  mette in atto la sua  terribile vendetta.



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La donna di Samo il 28 maggio a "Ostia Antica ragazzi 2015".



La donna di Samo
regia Silvio Giordani
Centro Teatrale Artigiano


28 MAGGIO 2015
ore 10,30

(Scuola Secondaria di I° e II° grado)
prezzo del biglietto per i ragazzi € 7,00
PIETRO LONGHI
e con 
Paolo Perinelli, Annachiara Mantovani, Danilo Celli,  
Pierre Bresolin, Guido Goitre, Olimpia Alvino


  

Menandro, l'autore più rappresentato della "commedia nuova", considerato dagli antichi greci secondo solo ad Omero, fu per molto tempo poco più di un nome. Alcuni fortunati ritrovamenti di papiri hanno permesso alle sue commedie di riemergere dalle nebbie del tempo. Molte commedie sono incomplete, ma altre hanno permesso di tratteggiare una chiara immagine della straordinaria capacità del loro autore. La donna di Samo del titolo è Criside, già etèra e poi compagna di un benestante Demea, mercante di Atene.        

Attorno alla figura della donna ruotano le vicende di due famiglie in un intreccio di amori, equivoci e inganni che si scioglie nell'immancabile lieto fine. Menandro è abilissimo nel descrivere le tensioni, la fragilità, le astuzie della "nuova società" ateniese verso la fine del IV° secolo a.C. L'opera può essere definita una vera commedia degli equivoci e, nonostante tutti si comportino in assoluta buona fede e manchi la figura del malvagio, la situazione rischia sempre di precipitare. La figura femminile di Criside spicca per la sua sensibilità e modernità. La donna accetta accuse ingiuste e anche di essere cacciata di casa senza ribellarsi, solo per solidarietà femminile. Anche Demea, il protagonista maschile ha una sua originalità. E' la trasformazione menandrea di un classico personaggio comico del passato: l'uomo maturo innamorato di una giovane che da comico, nella scrittura elegante di Menandro, si trasforma in controverso personaggio dai mille risvolti psicologici che lotta con se stesso ma non può impedirsi di essere roso dalla  gelosia.

Menandro non genera mai momenti di pura ilarità, ma grazie ad un senso del comico molto sottile fa sorridere molto di pregi e difetti dei vari individui che compongono la sua intrigante umanità. Non ci sono più i grandi temi del passato, le grandi passioni, i grandi obiettivi. La Grecia di Menandro guarda dentro di se in una introspezione quasi attonita e la famiglia, o meglio il microcosmo familiare diviene il punto focale dell'indagine poetica. 

Il comunicato di "OSTIA ANTICA RAGAZZI 2015" è QUI.
 La locandina è QUI
Programma e contatti sono QUI.

Il 6 maggio, Adelphoe a Ostia Antica Ragazzi.



Adelphoe

di
Publio Terenzio Afro 


regia Silvio Giordani
Centro Teatrale Artigiano


6 e 27 maggio ore 10,30

(Scuola Secondaria di I° e II° grado)
prezzo del biglietto per i ragazzi € 7,00


PIETRO LONGHI
e con 
Paolo Perinelli, Annachiara Mantovani, Danilo Celli,  
Pierre Bresolin, Guido Goitre, Olimpia Alvino

  


Il comunicato di "OSTIA ANTICA RAGAZZI 2015" è QUI.
 La locandina è QUI
Programma e contatti sono QUI.

Il 19 luglio al Teatro romano di Ostia Antica: Adelphoe.

 
Stagione estiva 
del 
Teatro romano di Ostia Antica 

sabato 19 luglio 2014 ore 21,00

ADELPHOE

(I FRATELLI) 

 
di 
Publio Terenzio Afro
regia di 
 Silvio Giordani
con  

Pietro Longhi
Felice della Corte
Pierre Bresolin
Ariele Vincenti
Danilo Celli
Filippo Valastro
Annachiara Mantovani
Guido Goitre
Olimpia Alvino





Leggi anche il comunicato: QUI.