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I Cosmopolity in concerto a Roma il 10 novembre



“COSMOPOLITY” nascono a Roma nel 2010, nel quartiere storico Esquilino, uno dei più multietnici della capitale. “CosmopolitI'' per formazione personale ma anche e soprattutto per apertura mentale e curiosità nei confronti delle culture altre e degli altri: non negare e non annullare ciò che è diverso da sé. Il loro cd “Sentire” è un lavoro dove la poesia, la riflessione e la musica si intersecano, senza soluzioni banali e ruffiane, e dove il rapporto uomo-donna è spesso al centro, cosi' come la considerazione della donna, oltre i cliché e le icone paralizzanti.
L'opera musicale e narrativa di questi 9 anni della band dei ''cittadini del mondo'' si e' concretizzata in questo disco. La ricerca della fusione di suoni e parole ha trovato via via il risultato cercato: ''Sentire'' è una bottiglia con un messaggio di uguaglianza lanciata nel Mediterraneo, è un canto di ribellione vitale all'anaffettività della cultura dominante, la quale annichilisce, opprime e fa ammalare la psiche delle persone; è una danza di fantasia ed energia positiva che nasce dal sogno e dal non cosciente, che poi è l'identità più vera e profonda degli esseri umani.

Su Facebook il concerto è QUI

I Cosmopoliti apriranno la nuova stagione del Teatro Arciliuto di Roma sabato 4 ottobre.

Il Teatro Arciliuto è situato all’interno di Palazzo Chiovenda, antica dimora cinquecentesca in Piazza di Montevecchio. Realizzato nei primi anni del XVI secolo accorpando strutture abitative preesistenti su progetto dell’architetto Baldassarre Peruzzi, discepolo di Raffaello, l’edificio poggia sopra le antiche strutture di una villa romana del II secolo, i cui resti sono ancora visibili nei sotterranei del palazzo. Nel fervore della Roma rinascimentale, che proprio allora risorgeva a nuovi fasti dopo secoli di decadenza, non era insolito da parte degli architetti utilizzare come fondamenta per i nuovi palazzi in costruzione le rovine dell’antica Roma imperiale, spogliandole dei marmi a beneficio delle famiglie nobili del tempo. Il Peruzzi non faceva eccezione, lo testimoniano le delicate colonne in marmo pregiato che sorreggono i soffitti a vele incrociate del Salotto Musicale: preziosi reperti di epoca romana sormontati da capitelli in travertino di foggia cinquecentesca.
Leggenda vuole che il palazzo fosse la residenza romana dei signori di Montevecchio, originari di Urbino, e quindi la prima dimora di Raffaello nella città dei papi quando l’artista urbinate, ancora giovanissimo ma già celebre, lasciò la città natale per mettere la sua arte al servizio di papa Giulio II...


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