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Visualizzazione post con etichetta Anna Maria Angelucci. Mostra tutti i post
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Il 9 e 10 luglio, artisti contemporanei a Velletri
Ci è stato proposto di portare una folata di vento contemporaneo a
Velletri, bella città che dalla base dei Colli romani guarda verso il
mare del Circeo e delle Isole Pontine.
Una piazza e tre
vie sono gli spazi che la città ci ha regalato per due giorni. Li
abbiamo scoperti e conosciuti in altri due giorni di saliscendi lungo le
tante scale che si arrampicano su per la città come ad esplorare un
nuovo mondo.
Il risultato è stato l’incontro di persone
diverse, artisti diversi, ricerche diverse, che ha portato alla nascita,
all’interno della città storica, di una piccola città dell’arte.
Veniteci a trovare...
Anna Maria Angelucci
Irene Coscarella
Mimmo Di Laora
Simonetta Imperiali
Cristina Pennacchi
Lorenzo Sartori
Testo Critico di Paola Scalise
Velletri si apre all’arte contemporanea non in modo tradizionale
mettendo le opere in ordinata successione come in una galleria ma
prestando le sue strade e i suoi angoli migliori. Sono sei gli artisti
che eccezionalmente presentano alla città le loro opere-installazioni,
sei come i toponimi con cui Velletri era chiamata durante il Medioevo.
Non sono sei artisti di strada improvvisati come si potrebbe pensare
chiamati a decorare la città per colorare anonimi muri ma professionisti
ed esperti conoscitori nell’uso delle tecniche nei diversi linguaggi
artistici. Anna Maria Angelucci, Irene Coscarella, Mimmo Di Laora,
Simonetta Imperiali, Cristina Pennacchi e Lorenzo Sartori collocano
liberamente nei Sites Specific, i luoghi deputati, le loro opere,
dialogando tra loro e collaborando, saldano ancor di più un legame
stretto con il reale e il quotidiano. La città come una cornice si offre
gratuitamente all’arte contemporanea.
Passeggiando nelle strade e nei vicoli le opere ci invitano a riflettere serenamente generando un miscuglio di emozioni e di sensazioni che solo l’arte può fare. Anche attraverso il riuso di cose ormai obsolete, rifiutate e gettate via c’è un valore aggiunto quello della capacità dell’autore del saper vedere in quell’oggetto ciò che altri non vedono e la mescolanza con altri materiali c’incuriosisce e ci sorprende. Arte povera, ready-made, arte concettuale, nulla di tutto questo tra le vie di Velletri, ma qualcosa di nuovo. I sei artisti, in modi diversi hanno aperto qui una grande finestra sul mondo che stiamo vivendo tra le vicende internazionali e le più vicine, quelle introspettive e individuali. Lo spazio pubblico storico e culturale della città si fonde con il nuovo e con l’invenzione dei nostri magnifici sei attraverso la felice intuizione della curatrice e artista Cristina Pennacchi.
Passeggiando nelle strade e nei vicoli le opere ci invitano a riflettere serenamente generando un miscuglio di emozioni e di sensazioni che solo l’arte può fare. Anche attraverso il riuso di cose ormai obsolete, rifiutate e gettate via c’è un valore aggiunto quello della capacità dell’autore del saper vedere in quell’oggetto ciò che altri non vedono e la mescolanza con altri materiali c’incuriosisce e ci sorprende. Arte povera, ready-made, arte concettuale, nulla di tutto questo tra le vie di Velletri, ma qualcosa di nuovo. I sei artisti, in modi diversi hanno aperto qui una grande finestra sul mondo che stiamo vivendo tra le vicende internazionali e le più vicine, quelle introspettive e individuali. Lo spazio pubblico storico e culturale della città si fonde con il nuovo e con l’invenzione dei nostri magnifici sei attraverso la felice intuizione della curatrice e artista Cristina Pennacchi.
Fino al 21 dicembre, a Roma, "Donna uguale e diversa", Videoart festival.
IN MOSTRA 21 OPERE VIDEO -IN LOOP-
DAL TRADIZIONALE ALLO SPERIMENTALE: VIDEOART, CORTI E DOCUMENTARI.
Per mirare all’avvicinamento del mezzo e della tematica, all’arte e alla cultura.
Un tema promosso al fine di proporre uno
sviluppo nei rapporti fondati sull’uguaglianza tra uomini e donne e sulla
diversità come ricchezza.
Protagonisti: Elisabetta Di Sopra; Anna López Luna; Tiziana Rinaldi Giacometti; Chiara Mazzocchi; Marlene Denningmann; Dunia Mauro; Attinia; Fabrizio Dividi; Elena Bellantoni; Ruben Broekhuis; María Linares, Yeonho Jang, Nadja Verena Marcin, Noemi Sjoberg, Regina Kelaita, Kim Engelen, Maria Korporal, Domenico De Ceglia & Serena Porta, Lucilla Campioni, Kasia Nocun, Leonardo Cinieri Lombroso; Lara Pacilio.
Protagonisti: Elisabetta Di Sopra; Anna López Luna; Tiziana Rinaldi Giacometti; Chiara Mazzocchi; Marlene Denningmann; Dunia Mauro; Attinia; Fabrizio Dividi; Elena Bellantoni; Ruben Broekhuis; María Linares, Yeonho Jang, Nadja Verena Marcin, Noemi Sjoberg, Regina Kelaita, Kim Engelen, Maria Korporal, Domenico De Ceglia & Serena Porta, Lucilla Campioni, Kasia Nocun, Leonardo Cinieri Lombroso; Lara Pacilio.
A Roma, il 14 giugno, l'estate torna sempre.
"Una sera, tre amici, pensammo fosse possibile
fare una cosa così..."
Si festeggia l'"eterno ritorno"
dell'estate con una domenica di musica, teatro e arte nel verde del parco di
Villa De Sanctis.
Si comincia la mattina con la mostra di pittura,
fotografia, installazioni ed happening, con Anna Maria Angelucci, Felice Del
Brocco, Valentina Fabi e Thomas Spiellmann.
Spazio a musica e teatro nel pomeriggio: tra
suggestioni e profumi mediterranei, Giorgio Panzera e la sua band propongono nuove composizioni, oltre ai brani tratti dal CD "Tu che
hai capito l'amore".
A seguire lo spettacolo teatrale "Di pelle
e di schianti" , di Giacomo Sette, protagonisti l'autore insieme ad
Ilaria Fantozzi, due ragazzi, una separazione, tra dramma, bellezza e
ingenuità.
Tra aperitivi e degustazioni rigorosamente "fatte in casa" si chiude nel rosso del tramonto con "Vento e Tamburi" ,
concerto per due sax e percussioni su composizioni originali di Andrea Mancini.
Il 6 giugno alla Galleria On Art di Roma: il finissage della mostra di Giacomini, Pagliarin & Perrelli
Daniele Giacomini
Fabio Pagliarin
Maria Grazia Perrelli
28/05/2015 – 06/06/2015
Galleria ON ART "architettura fatta in casa"
via B. Franklin, 25 Roma
finissage 6 giugno ore 17.00
La mostra di questi tre artisti è il risultato di una ricerca fatta insieme all'interno del laboratorio di Anna Maria Angelucci.
Maria Grazia Perrelli propone una serie di tele con una pittura intensa di tipo informale, con colori vivi e profondi e l'utilizzo di garze intrise di tinta.
Daniele Giacomini con il suo tratto a grafite e i suoi volumi geometrici imposta un linguaggio segnico astratto, leggero e potente al tempo stesso.
Fabio Pagliarin con le sue immagini su carta e tela ci porta dentro le dinamiche di un rapporto amoroso in cui il colore rosso domina sul bianco. Un tango è il preludio dell'incontro che si farà intenso e lascerà il suo segno.
Testo poetico a corredo della mostra di: Alessandra Valente
Open Testaccio, il 21 marzo a Roma: Agorà contemporanea, "Amore senza bugie", Lab. di creazione musicale "Oltre le note", mostra fotografica "Sfumature e silenzi"
Agorà contemporanea
Progetto “arte” Open
Testaccio 2015
A cura di Stefania Valente
Organizzazione Anna Maria Angelucci
21
marzo 2015
Nuovo Mercato di Testaccio (via A. Volta)
Libreria Liberi di
(P.zza S. Maria Liberatrice 46) - Ketumbar (via Galvani 24)
Una serie di installazioni
artistiche stimoleranno lo spirito ludico
dei fruitori
in alcune aree del Nuovo Mercato di Testaccio
Agorà contemporanea - progetto “arte” Open
Testaccio 2015 – manifestazione prevista
il giorno 21 marzo 2015, quest’anno alla sua seconda edizione – propone un’inedita esperienza sensoriale e
intellettuale che sintetizza e integra diverse tipologie di installazioni
artistiche. Promossa dalla Galleria
ON ART e Architettura fatta in casa, l’happening - curato da Stefania
Valente, con il supporto organizzativo di Anna Maria Angelucci - prevede la
partecipazione di 11 artisti, tra cui la stessa organizzatrice e, a seguire,
Felice Del Brocco, Marco Cipriani, Mimmo Di Laora, Valentina Fabi,
Cristina Pennacchi, Simonetta Imperiali, Anna Netri, Massimo
Rizzuto, Thomas Spielmann, Mary Tortolini.
Rispettando il genius loci del luogo, gli artisti coinvolti
installeranno una serie di lavori site specific con cui andranno a
sollecitare, vuoi con uno spirito un po’ dadaista, il senso ludico degli
avventori di questa “moderna agorà”, da sempre fondamentale punto di incontro e
di scambio, economico e culturale. Fulcro dell’evento
espositivo, che tuttavia prevede più location (anche due mostre
collaterali con le opere degli stessi artisti visibili nella Libreria Liberi
di e al Ketumbar) saranno alcune aree del nuovo mercato: le diverse
soluzioni proposte da ogni singola identità artistica si adatteranno sia alle
caratteristiche strutture di questo edificio da poco costruito, sia ai lavori
degli altri colleghi, dando vita a un prodotto artistico originale, frutto
della contaminazione delle diverse forme ed espressioni artistiche utilizzate
come fotografia, scultura, assemblaggio, pittura.
Agorà contemporanea –
progetto “arte” Open Testaccio 2015
Nuovo Mercato di
Testaccio (Via A. volta, Roma), 21 marzo 2015, dalle 10.00 alle 20.00; Libreria
Liberi di (P.zza Santa Maria Liberatrice 46, Roma), dal 21 al 28 marzo
2015, dal lunedì al sabato, orario negozio; Ketumbar (via Galvani 46, Roma),
dal 21 al 11 aprile 2015, tutti i giorni dalle 12.00 alle 02.00
Contatti: Informazioni:
3298544445; Ufficio stampa: 3292675007; valentestampa(at)libero(dot)it
Fino al 6 dicembre a Roma Loving Art, personale di Anna Netri.
LOVING ART
di
Anna Netri
a cura di
Anna Maria Angelucci e Antonio Terzini
opening: sabato 29 novembre, ore 18,00
dal 29 novembre al 06 dicembre 2014
(lun-sab h 16–19)
Via Beniamino Franklin, 25
Roma 00153
+39 3298544445
+39 06 43415346
Promossa dall' associazione culturale
A Roma, fino al 29 ottobre, "Ritagliando impressioni".
NASCE IL NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO DI
“ARCHITETTURA FATTA IN CASA”
ON ART si propone di promuovere l'arte e gli artisti di ogni genere, più o meno noti.
Ha come obbiettivo quello di “creare un luogo” nel quale l’artista, mettendosi in gioco con le proprie opere, siano essi quadri, foto, sculture o video, possa sperimentare nuove ambientazioni.
Superando l’idea della classica galleria espositiva, l’artista sarà chiamato a dialogare con lo spazio considerandolo fucina feconda dove una ulteriore nuova idea e immagine possa essere nascere e crescere.
L’artista Anna Maria Angelucci, si occupa della direzione artistica di ON ART.
Per ulteriori informazioni,
il comunicato stampa sulla mostra è qui.
Il 2 marzo finissage della collettiva "Scene dal colore".
Valentina Fabi, Susanne Portmann, Annamaria Papalini,
Emiliano Serafini, Michele Di Tonno, Thomas Spielmann
Apertura dal 16 febbraio al 2 marzo
tutti i giorni dal lunedì alla domenica
dalle 15.00 alle 19.00
tutti i giorni dal lunedì alla domenica
dalle 15.00 alle 19.00
Per informazioni 3664920837
Via dei Banchi Nuovi 58, Roma
La mostra organizzata e curata da Simone Papalini e Anna Maria Angelucci ha lo scopo di mostrare le ultime realizzazioni pittoriche di sei artisti differenti per percorsi stilistici ma tutti accomunati da una strenua passione per un arte in cui il colore e la linea sono al centro del discorso.
Con questa mostra si ha l’occasione di vedere opere pittoriche di enorme vitalità che traducono in chiave attuale un linguaggio che va dal lirismo all’astrattismo-suprematismo fino all’espressionismo astratto.
Con questa mostra si ha l’occasione di vedere opere pittoriche di enorme vitalità che traducono in chiave attuale un linguaggio che va dal lirismo all’astrattismo-suprematismo fino all’espressionismo astratto.
L’incontro da vita alla mostra collettiva così come dall’insieme si enuclea la singolarità di sei artisti capaci di proporre l’intensità tonale del colore come condizione specifica del desiderio di vita.
L’idea di essere sembra ritrovare il nesso causale con l’essenziale, tratto somatico del cuore con il suo movimento estremo, l’arco delle emozioni ritrovate, sentite, vissute.
L’ingranaggio dell’intimo e interiore riscopre la tavolozza e la scompone in diverse opere che ritraggono momenti di incondizionata irrazionalità, ricomposizioni e distrazioni dal tema del colore stesso che si rimette allo sguardo esplodendo sinergicamente in linguaggi diversi e autonomi.
Si incontrano dunque, sei pittori, sei umanità a confronto che realizzano un tappeto di oli e tecniche miste, una tavolozza appunto, da cui attingere per sporcare il bianco opaco della coscienza. L’espressione propria del segno, il suo lasciare sedimento come schemi di narrazioni interrotte da riconciliare con il futuro, il tempo, la destinazione dello sguardo che si perde nell’inseguire il senso delle cose.
La relazione tra segno e umanità si dipana nella visione di linee inesplorate che raccontano la relazione tra luce e pittura, dove la tela si rimette in gioco porgendo la sua ampiezza accogliente alla fantasia del tratto, a volte spesso e pregno, altre volte appena accennato, come nella costruzione di una scena, lo spazio di esistenza del colore stesso, abitante di uno spaccato intimo e personale, un’apertura assoluta che intercede tra i confini dimensionali dell’umano.
Incontri profondi tra spazi di luce che sono espressioni del sogno più irraggiungibile.

L’ingranaggio dell’intimo e interiore riscopre la tavolozza e la scompone in diverse opere che ritraggono momenti di incondizionata irrazionalità, ricomposizioni e distrazioni dal tema del colore stesso che si rimette allo sguardo esplodendo sinergicamente in linguaggi diversi e autonomi.
Si incontrano dunque, sei pittori, sei umanità a confronto che realizzano un tappeto di oli e tecniche miste, una tavolozza appunto, da cui attingere per sporcare il bianco opaco della coscienza. L’espressione propria del segno, il suo lasciare sedimento come schemi di narrazioni interrotte da riconciliare con il futuro, il tempo, la destinazione dello sguardo che si perde nell’inseguire il senso delle cose.
La relazione tra segno e umanità si dipana nella visione di linee inesplorate che raccontano la relazione tra luce e pittura, dove la tela si rimette in gioco porgendo la sua ampiezza accogliente alla fantasia del tratto, a volte spesso e pregno, altre volte appena accennato, come nella costruzione di una scena, lo spazio di esistenza del colore stesso, abitante di uno spaccato intimo e personale, un’apertura assoluta che intercede tra i confini dimensionali dell’umano.
Incontri profondi tra spazi di luce che sono espressioni del sogno più irraggiungibile.
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