A Roma, il 4 e 5 aprile, "Sulla bocca di tutti", con Angela Antonini




SULLA BOCCA DI TUTTI

drammaturgia e regia di Federico Sartori
con Angela Antonini
disegno luci di Federico Sartori con la collaborazione di Emiliano Serafini
direzione tecnica di Emiliano Serafini
Sulla bocca di tutti è un atto unico concentrato in cinquanta minuti di monologo liberato tutto d’un fiato, gettato con sdegno ma anche con dolcezza in pasto al pubblico.
La protagonista è un’emarginata, una donna sola, una madre che si ostina a non voler vedere la violenta realtà del figlio. Una che la sfiga ce l’ha stampata addosso, o come dice lei “tatuata”. La parola, colorita e dialettale, carica di espressioni improprie, è il suo rifugio, lo strumento per annullare la tragicità degli eventi che si sono mossi intorno a lei. Un corpo a corpo tra ciò che è stato e ciò che vorremmo (non) fosse accaduto.

Una nota a proposito del linguaggio che marca decisamente il personaggio. La lingua: un italiano non più italiano, ma nemmeno dialetto, una lingua a metà strada, qualcosa di privato, una lingua che è diventata abietta, che si è corrotta, un po’ come il romanesco fermo e trionfante nel suo non essere né italiano né dialetto.

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