"Canti dalla prigionia, versi di poeti libici deportati dagli italiani durante l'occupazione coloniale", a Roma il 17 marzo

 


Vorremmo che i suoni di questa serata, anziché respingere e costringere a morire in mare chi da quelle terre da tempo fugge, evocassero un abbraccio. In nome di tutti quelli che avrebbero potuto raccontarci da vivi la loro storia.
 

I Canti si inseriscono nella tradizione araba di epoca preislamica in cui le poesie, ricche di metafore e similitudini, avevano una funzione politico sociale, venivano composte oralmente da lo Sha’ir - colui che sapeva percepire il mondo meglio degli altri - destinate alla comunità, pubblicamente memorizzate e trasmesse.
 
Le letture, a cura di 𝑲𝒉𝒂𝒍𝒊𝒇𝒂 𝑨𝒃𝒐 𝑲𝒉𝒓𝒂𝒊𝒔𝒔𝒆 (lingua araba) e 𝑨𝒍𝒆𝒔𝒔𝒂𝒏𝒅𝒓𝒐 𝑷𝒆𝒓𝒂 (lingua italiana), saranno accompagnate dalle musiche di 𝒁𝒊𝒂𝒅 𝑻𝒓𝒂𝒃𝒆𝒍𝒔𝒊.
 
Seguirà aperitivo nordafricano a sottoscrizione.
 
Entrata libera uscita a cappello.
Prenotazione obbligatoria a:

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