In questo momento storico che mai avremmo immaginato di vivere, nel giorno del terzo anniversario della sua uscita, si è deciso di condividere il documentario Due o tre cose che (non) so della malattia mentale di Floriana Pinto con chi lo ha amato e con tutti coloro che non hanno ancora avuto l’occasione di vederlo.
Presentato il 21 Aprile 2017 nell’ambito della Mostra Schedati perseguitati sterminati. Malati psichici e disabili durante il nazionalsocialismo, esposta nel Complesso del Vittoriano di Roma, è da oggi disponibile online.
Il film, nell’arco di 25 minuti, indaga a più voci il tema della malattia mentale nell’attualità: alcuni studenti delle medie attraverso il teatro provano a inscenare le loro opinioni; i vissuti e le speranze di chi vive in una comunità terapeutica, il metodo e le considerazioni di chi ci lavora, la testimonianza degli esperti che della malattia mentale ne combattono lo stigma.
È un racconto sincero e struggente, carico di speranza e al quale non mancano momenti ironici. Il film è il frutto della collaborazione consolidata tra le associazioni Blue Desk e Netforpp Europa. Dopo l’anteprima alla Mostra al Vittoriano è stato presentato in concorso al "Lo Spiraglio" Filmfestival della salute mentale al MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.
Lo scorso anno ci ha lasciati uno dei protagonisti di questo racconto, lo psicologo e psicoterapeuta Canio Tedesco. Questa condivisione è anche un’occasione per noi, e per chi l’ha conosciuto, di ricordarlo.
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