Un
percorso che tra cabaret e cultura, interrogativi politici ed
esistenziali , amore per la vita e la musica, fa riscoprire un grande
artista e un grande uomo: Herbert Pagani. Con una passione estrema per
la vita, per la ricerca espressiva e umana, le parole di Pagani,
regalano uno sguardo poetico, arguto e lungimirante sugli uomini e sulla
realtà.
Ideato da Ketty Di Porto con la collaborazione di Paola Traverso
Regia Ketty Di Porto
Con
Con
Ketty Di Porto (attrice)
Vincenzo De Michele (attore e cantante)
Luca Sgamas (chitarrista e compositore)
Riccardo Viscardi (violoncellista)
Luca Sgamas (chitarrista e compositore)
Riccardo Viscardi (violoncellista)
PER INFO E PRENOTAZIONI 06 2010579 o 3477610564
HERBERT
PAGANI. Nato a Tripoli nel 1944, Pagani visse tra la Francia e
l’Italia, diventando noto in entrambi i luoghi come cantautore. Fu in
realtà un artista poliedrico che sperimentò stili e forme diverse
passando dalla prosa alla poesia scritta e cantata, dall’animazione
radiofonica alla scenografia teatrale, alle tecniche video e alle
creazioni pubblicitarie, dalla pittura alla scultura senza mai esimersi
dallo schierarsi politicamente.
Traduttore e interprete di chansons francesi, soprattutto di Brel, oltre che di Marcel Mououdij e Barbara. In Francia ebbe un notevole successo con l'opera multimediale Megalopolis, presentata a Parigi nel '75, poi ospitata al Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Noto anche in radio per il suo lavoro innovativo, inventò e propose su Radio Montecarlo una figura di disc-jockey e intrattenitore sagace in grado di rivaleggiare con il successo della coppia Arbore-Boncompagni.
Amico di Tenco collaborò con diversi autori tra cui Dalida, Francoise Hardy, Salvatore Adamo, nonché Marco Ferrandini con cui scrisse il testo della canzone "Teorema" e di molti altri brani.
Traduttore e interprete di chansons francesi, soprattutto di Brel, oltre che di Marcel Mououdij e Barbara. In Francia ebbe un notevole successo con l'opera multimediale Megalopolis, presentata a Parigi nel '75, poi ospitata al Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Noto anche in radio per il suo lavoro innovativo, inventò e propose su Radio Montecarlo una figura di disc-jockey e intrattenitore sagace in grado di rivaleggiare con il successo della coppia Arbore-Boncompagni.
Amico di Tenco collaborò con diversi autori tra cui Dalida, Francoise Hardy, Salvatore Adamo, nonché Marco Ferrandini con cui scrisse il testo della canzone "Teorema" e di molti altri brani.
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