Betterpress Lab è lieta di invitarvi
10 |11 marzo - 8 aprile
presso Studio Gianluca Laconi
via Nizza 53, Roma
via Nizza 53, Roma
LINEANTE
Dal contare il superfluo a raccontare l’inutile.
Dal contare il superfluo a raccontare l’inutile.
Incisioni, sculture e sigilli di Chiara Cavallo e Francesca Colonia.
Luci di Beatrice Amodeo - Amod
A cura di Giulia Nicolai
Luci di Beatrice Amodeo - Amod
A cura di Giulia Nicolai
Una wunderkammern rupestre in uno studio commerciale.
Le opere di Chiara Cavallo e Francesca
Colonia irrompono con decisione e naturalezza in uno spazio che non
siamo abituati a pensare diverso dalla sua comune definizione.
Come può uno studio commerciale dove protagonisti sappiamo essere i numeri che contano le cose e articolano i bisogni materiali, trasformarsi in una grotta di milioni di anni fa, in una stanza dei sogni dove sono appena stati scoperti nuovi rarissimi ritrovamenti?
Le nuove linee delle due artiste provenienti da differenti ricerche si incontrano e confrontandosi con quei segni delle prime scritture inventati per contare oggetti e beni da amministrare, sovvertono le definizioni di utile e inutile. La fantasia crea un nuovo linguaggio, nuove linee libere di raccontare, ed ecco che i sigilli sono ora porte di sogni; le iniziali di un altro cuneiforme mai tracciato prima hanno suoni ancora da scoprire se si vogliono pronunciare; le forme impresse senza inchiostro che ricordano le tavolette incise con lo stilo, leggibili solo quando la luce le accarezza trasversalmente, si rivelano oggi solo a chi sa immaginare. Un corridoio lungo come una storia di milioni di anni e di ciascuno di noi, ospita sculture rupestri, opere in ferro che raccontano, senza dire, l’epopea di Gilgamesh, o forse semplicemente dell’essere umano nel rapporto con l’altro uguale ma diverso, di creatività di donne e fantasia.
Come può uno studio commerciale dove protagonisti sappiamo essere i numeri che contano le cose e articolano i bisogni materiali, trasformarsi in una grotta di milioni di anni fa, in una stanza dei sogni dove sono appena stati scoperti nuovi rarissimi ritrovamenti?
Le nuove linee delle due artiste provenienti da differenti ricerche si incontrano e confrontandosi con quei segni delle prime scritture inventati per contare oggetti e beni da amministrare, sovvertono le definizioni di utile e inutile. La fantasia crea un nuovo linguaggio, nuove linee libere di raccontare, ed ecco che i sigilli sono ora porte di sogni; le iniziali di un altro cuneiforme mai tracciato prima hanno suoni ancora da scoprire se si vogliono pronunciare; le forme impresse senza inchiostro che ricordano le tavolette incise con lo stilo, leggibili solo quando la luce le accarezza trasversalmente, si rivelano oggi solo a chi sa immaginare. Un corridoio lungo come una storia di milioni di anni e di ciascuno di noi, ospita sculture rupestri, opere in ferro che raccontano, senza dire, l’epopea di Gilgamesh, o forse semplicemente dell’essere umano nel rapporto con l’altro uguale ma diverso, di creatività di donne e fantasia.
Vernissage
Sabato 10 Marzo 15.oo - 20.oo
Domenica 11 Marzo 11.oo - 18.oo
Finissage
Domenica 8 Aprile 17.oo - 20.oo
Domenica 11 Marzo 11.oo - 18.oo
Finissage
Domenica 8 Aprile 17.oo - 20.oo
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