Sul
web tutti possono criticare, tutti possono discutere con tutti, su
qualunque argomento, compresi libri, spettacoli, musica, film e video.
Siamo davanti ad una grande conquista democratica o al rischio di
annullare il pensiero critico, rendendo impossibile la definizione di
qualunque scala di valori?
Partendo da una riflessione sulla natura e sulla storia della critica
(teatrale, ma spaziando anche in altre discipline), si discuterà delle
conseguenze della rivoluzione della comunicazione nell’era della rete e
dei riflessi sui nostri consumi culturali.
Dicono gli autori
«Gli algoritmi dei motori di ricerca e dei social conoscono i nostri
gusti meglio di noi, e ci inondano di consigli per gli acquisti. La
critica invece costruisce scale di valori»
Una bella occasione per riflettere con il pubblico su ciò che al pubblico arriva, o dovrebbe arrivare.
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