Ci siamo lasciati cullare dalle immagini di questo affresco di Levanzo, dal profumo del mare, dal canto dolce e consumato dei ventisei abitanti rimasti, e dall'entusiasmo di un marinaio che guida i protagonisti alla ricerca delle proprie radici in fondo al mare. Ci siamo lasciati cullare da un ragazzo e l'anziana sua mamma, e da una coppia di vecchi in cui l'amore si traveste ma non muore.
Ci siamo lasciati cullare da una intensa storia d'amore fra una Donna e un Uomo, senza fantasmi, senza ideologie, senza malattie. E, di conseguenza, piena di crisi e problemi.
Una storia che sa di vero, con un finale a sorpresa e attori (professionisti e non) strepitosamente umani.
Un'ora e mezza che dura Sette Giorni.
Consigliatissimo.
La redazione di Spazi.
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