La donna di Samo
regia Silvio Giordani
regia Silvio Giordani
28 MAGGIO 2015
ore 10,30
(Scuola Secondaria di I° e II° grado)
prezzo del biglietto per i ragazzi € 7,00
(Scuola Secondaria di I° e II° grado)
prezzo del biglietto per i ragazzi € 7,00
PIETRO LONGHI
e con
Paolo Perinelli, Annachiara Mantovani, Danilo Celli,
Pierre Bresolin, Guido Goitre, Olimpia Alvino
Paolo Perinelli, Annachiara Mantovani, Danilo Celli,
Pierre Bresolin, Guido Goitre, Olimpia Alvino
Menandro, l'autore più
rappresentato della "commedia nuova",
considerato dagli antichi greci secondo solo ad Omero, fu per molto tempo poco
più di un nome. Alcuni fortunati ritrovamenti di papiri hanno permesso alle sue
commedie di riemergere dalle nebbie del tempo. Molte commedie sono incomplete,
ma altre hanno permesso di tratteggiare una chiara immagine della straordinaria
capacità del loro autore. La donna di
Samo del titolo è Criside, già etèra e poi compagna di un benestante Demea,
mercante di Atene.
Attorno alla figura della donna ruotano le
vicende di due famiglie in un intreccio di amori, equivoci e inganni che si
scioglie nell'immancabile lieto fine. Menandro è abilissimo nel descrivere le
tensioni, la fragilità, le astuzie della "nuova società"
ateniese verso la fine del IV° secolo a.C. L'opera può essere definita una vera
commedia degli equivoci e, nonostante tutti si comportino in assoluta buona
fede e manchi la figura del malvagio, la situazione rischia sempre di
precipitare. La figura femminile di Criside spicca per la sua sensibilità
e modernità. La donna accetta accuse ingiuste e anche di essere cacciata di
casa senza ribellarsi, solo per solidarietà femminile. Anche Demea, il
protagonista maschile ha una sua originalità. E' la trasformazione menandrea di
un classico personaggio comico del passato: l'uomo maturo innamorato di una
giovane che da comico, nella scrittura elegante di Menandro, si trasforma in controverso
personaggio dai mille risvolti psicologici che lotta con se stesso ma non può
impedirsi di essere roso dalla gelosia.
Menandro non genera mai momenti di pura
ilarità, ma grazie ad un senso del comico molto sottile fa sorridere molto di pregi e difetti dei vari individui che compongono la sua
intrigante umanità. Non ci sono più i grandi temi del passato, le grandi
passioni, i grandi obiettivi. La Grecia di Menandro guarda dentro di se in una
introspezione quasi attonita e la famiglia, o meglio il microcosmo familiare
diviene il punto focale dell'indagine poetica.
Il comunicato di "OSTIA ANTICA RAGAZZI 2015" è QUI.
La locandina è QUI.
Programma e contatti sono QUI.
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